Vostra paternità vuole parlare con me, domandò, Infatti, figliolo mio, rispose il visitatore mettendo in queste tre parole tutte le riserve di unzione di cui poteva disporre, Allora dica pure, padre, Tu sei cristiano, fu la domanda, Sono stato battezzato, ma dal colore della mia pelle e dai miei lineamenti, vostra paternità avrà già visto che non sono di qua, Sì, suppongo che tu sia indiano, ma ciò non è d’impedimento che sia un buon cristiano, Non sarò io a dirlo, giacché ho capito che elogio in bocca propria è vituperio, Sono qui per farti una richiesta, ma prima voglio che mi dica se il tuo elefante è di quelli ammaestrati, Ammaestrato, quello che si dice ammaestrato, nel senso di possedere un certo numero di abilità da circo, non lo è, ma di solito si comporta con la dignità di un elefante che si rispetti, Sarai capace di farlo inginocchiare, foss’anche con una gamba sola, Sappia vostra paternità che non ho mai provato, ma ho osservato che solimano si inginocchia motu proprio quando vuole sdraiarsi, quello però di cui non posso avere la certezza è che lo faccia se glielo ordino, Puoi provare, Sappia vostra paternità che l’occasione non è la migliore, la mattina solimano è quasi sempre mal disposto, Posso tornare più tardi, se lo ritieni conveniente, quello che mi porta qui non è cosa impellente, sebbene converrebbe assai agli interessi della basilica che avvenisse oggi, prima che sua altezza l’arciduca d’austria partisse per il nord, Avvenisse oggi, che cosa, se non sono troppo ardito a domandarlo, Il miracolo, disse il prete congiungendo le mani, Che miracolo, domandò il cornac mentre sentiva la testa girargli, Se l’elefante andasse a inginocchiarsi alla porta della basilica, non ti sembra che sarebbe un miracolo, uno dei grandi miracoli della nostra epoca, domandò il sacerdote congiungendo di nuovo le mani, Io non so niente di miracoli, nella mia terra, laggiù dove sono nato, non ce n’è sin da quando il mondo fu creato, immagino che tutta la creazione sarà stata un miracolo continuo, ma poi sono finiti, Ora sì, vedo che in definitiva non sei un buon cristiano, Che lo decida vostra paternità, a me hanno dato un impiastricciamento di cristianesimo e battezzato lo sono, ma forse si coglie ancora quello che c’è sotto, E cos’è che c’è sotto, Ganesha, per esempio, il dio elefante, quello lì che sta scuotendo le orecchie, e ora vostra paternità mi vorrà domandare come faccio a sapere che l’elefante solimano è un dio, e io risponderò che se c’è, come c’è, un dio elefante, potrà essere tanto quello come qualsiasi altro, Per ciò che ancora mi aspetto da te, ti perdono le blasfemie, ma, quando sarà tutto terminato, dovrai confessarti, E che si aspetta vostra paternità da me, Che tu conduca l’elefante alla porta della basilica e lo faccia inginocchiare, Non so se ne sarò capace, Provaci, Immagini vostra paternità che io conduca l’elefante fin là e lui si rifiuti di inginocchiarsi, anche se non me ne intendo molto di questi argomenti, suppongo che peggio di un miracolo che non c’è sia ritrovarsi con un miracolo fallito, Non sarà mai fallito se ne resteranno dei testimoni, E chi saranno questi testimoni, In primo luogo, tutta la comunità religiosa della basilica e quanti cristiani disponibili riusciremo a riunire all’entrata del tempio, in secondo luogo, la voce pubblica che, come sappiamo, è capace di giurare ciò che non ha visto e affermare ciò che non sa, Incluso credere in miracoli che non sono mai esistiti, domandò il cornac, Sono questi i più gustosi, si fatica a prepararli, ma lo sforzo che richiedono in genere è compensato, e inoltre, solleviamo da maggiori responsabilità i nostri santi, E quelle di dio, Dio non lo importuniamo mai perché faccia un miracolo, bisogna rispettare la gerarchia, al massimo ricorriamo alla vergine, che pure è dotata di talenti taumaturgici, Mi parrebbe, disse il cornac, che nella vostra chiesa gira molto cinismo, Forse, ma, se ti parlo con tanta franchezza, rispose il sacerdote, è per farti capire che abbiamo davvero necessità di questo miracolo, questo o qualche altro, Perché, Perché luterò, nonostante sia morto, sta causando grande pregiudizio alla nostra santa religione, tutto quanto possa aiutarci a ridurre gli effetti della predicazione protestante sarà benvenuto, rammenta che soltanto poco più di trent’anni fa sono state affisse le sue nefande tesi alle porte della chiesa del castello di wittenberg e già il protestantesimo sta dilagando come un’inondazione in tutta l’europa, Io non so niente di quelle tesi, o quel che sono, Né c’è bisogno che tu lo sappia, basta che abbia fede, Fede in dio, o nel mio elefante, domandò il cornac, In entrambi, rispose il prete, E quanto ci guadagnerò con questo, Alla chiesa non si chiede, si dà, In tal caso, vostra paternità dovrebbe parlare piuttosto con l’elefante, visto che solo da lui dipenderà il buon risultato dell’operazione miracolosa, Hai una lingua sfrontata, attento a non perderla, Che cosa mi accadrà se porterò l’elefante alla porta della basilica e lui non si inginocchierà, Niente, a meno che noi non si sospetti che sia colpa tua, E se cosi fosse, Avresti forti motivi per pentirtene. Il cornac trovò più conveniente arrendersi, A che ora desidera vostra paternità che porti l’animale, domandò, Ti voglio là a mezzogiorno in punto, non un minuto dopo, E io spero che il tempo mi basti per far entrare in testa a solimano che dovrà inginocchiarsi ai piedi delle vostre paternità, Non ai nostri, che noi siamo indegni, ma del nostro sant’antonio, e con queste pie parole il prete si ritirò per riferire ai superiori sui risultati dell’evangelico approccio, Ma ci sono speranze, gli domandarono, Le migliori, anche se siamo nelle mani dell’elefante, Un elefante non è un cavallo, non ha mani, È un modo di dire, come a significare, per esempio, che siamo nelle mani di dio, Con la grande differenza che siamo, effettivamente, nelle mani di dio, Lodato sia il suo nome, Sempre sia lodato, ma, tornando al dunque, perché mai saremmo nelle mani dell’elefante, Perché non sappiamo che cosa farà quando si troverà davanti alla porta della basilica, Farà ciò che gli ordinerà il cornac, a questo serve l’insegnamento, Confidiamo nella benevolente comprensione divina dei fatti di questo mondo, se dio, come supponiamo, vuole essere servito, converrà che dia un aiuto ai suoi stessi miracoli, quelli che meglio parleranno della sua gloria, Fratelli, la fede può tutto, dio opererà in ciò che manchi, Amen, vociferò in coro la congregazione sacerdotale, preparandosi mentalmente l’arsenale di preghiere coadiuvanti.
José Saramago, Il viaggio dell'elefante
0 commenti:
Posta un commento