Tuta / Thayaht

9 maggio 2009
L'artista Thayaht ha dato il nome di Tuta all'abito universale da lui ideato per quattro ragioni: 1) tuta la stoffa (metri 4,50 alto 0,70) viene utilizzata e non rimane nemmeno uno sciavero, dunque c'è economia di tessuto; 2) è una combinazione tuta di un pezzo con il minimo di cuciture, dunque economia di fattura; 3) veste tuta la persona e con soli sette bottoni ed una semplice cintura si è già a posto, dunque economia di tempo; 4) fra poche settimane tuta la gente sarà in tuta e la maggior comodità, il senso di benessere, la completa libertà di movimento, darà a chi la indossa un senso di ringiovanimento con effettivo risparmio di energia. La consonante perduta si ritrova nella forma stessa della tuta che ha appunto la forma di una T.
R. Bertoli, "Nacque a Firenze la 'tuta' nello studio di un futurista",
in Nazione Sera del 11 novembre 1958



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