La vita e la brocca vuota

18 luglio 2007
Attraversò il giardino, si fermò per un attimo a guardare la statua della donna con la brocca vuota, Mi hanno lasciato qui, sembrava stesse dicendo lei, e oggi non servo ad altro che a contemplare queste acque morte, ci fu un’epoca, quando la pietra di cui sono fatta era ancora bianca, in cui una sorgiva sprizzava giorno e notte da questa brocca, non mi hanno mai detto da dove provenisse tanta acqua, io ero qui solo per tenere inclinata la brocca, ora non ne scorre neanche una goccia, e tanto meno sono venuti a dirmi perché si è esaurita. Il commissario mormorò, È come la vita, figliola mia, comincia non si sa perché e finisce non si sa perché. Bagnò la punta delle dita della mano destra e le portò alla bocca. Non pensò che il gesto potesse avere un significato, però, se ci fosse stato qualcuno in disparte a guardarlo avrebbe giurato che aveva baciato quell’acqua che non era neanche pulita, verde di limacciosità, melmosa nel fondo della vasca, impura come la vita.
José Saramago, Saggio sulla lucidità

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