Che cosa speravate nel togliere il bavaglio che chiudeva queste bocche nere? Che intonassero le vostre lodi? Queste teste, che i nostri padri avevano piegate con la forza fino a terra, pensavate forse che, quando si fossero risollevate, vi avrebbero guardati con occhi adoranti? Ecco invece degli uomini in piedi, che ci guardano, e io vi auguro di sentire, come me, l’emozione profonda di essere visti. Perché il bianco ha goduto per tremila anni del privilegio di vedere senza che lo vedessero. Era puro sguardo, la luce dei suoi occhi traeva ogni cosa dall’ombra nativa, la bianchezza della sua pelle era un altro sguardo ancora, una luce condensata. L’uomo bianco, bianco perché era uomo, bianco come il giorno, bianco come la verità, bianco come la virtù, illuminava la creazione come una torcia e rivelava l’essenza segreta e bianca degli esseri.
Jean-Paul Sartre, Orfeo negro
Yinka Shonibare, How to blow up two heads at once
0 commenti:
Posta un commento